L’inverno sta finendo e la natura si sta pian piano risvegliando. Ce ne accorgiamo perché le giornate si stanno allungando, la temperatura sta diventando sempre più mite e le piante iniziano a mostrarci i loro germogli.
Proprio a cavallo tra l’inverno e la primavera i nostri campi ci offrono i loro doni, come le protagoniste di questo articolo: le rosole.
I nostri nonni le raccoglievano in abbondanza nei campi, nelle valli, lungo i fossi e nei terreni per poi farle lessare e aggiungerle in risotti, frittate, piatti di pasta, minestre. Oppure per accompagnarle con la pancetta; chi non ha mai mangiato le rosole con pancetta non ha la benché minima idea di quale delizia si stia perdendo!
Quello che forse non sapevi è che le rosole sono i germogli del papavero selvatico (nome scientifico Papaver rhoeas) e che hanno proprietà purificanti e depurative.
Da non confondere le rosole con i pissacan, infatti le prime hanno una forma più tondeggiante e un sapore più dolce, mentre i pissacan sono più appuntiti e amari.
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Le rosole in cucina
Come anticipato in precedenza, le rosole trovano un ampio utilizzo in cucina e di seguito ti diamo qualche spunto per assaporarle al meglio.
- Risotto con le rosole: leggi la ricetta cliccando qui
- Rosole in tecia (deliziose con l’aggiunta di pancetta): leggi la ricetta cliccando qui
- Frittata di rosole: leggi la ricetta cliccando qui
- Gnocchi di patate al pesto di rosole: leggi la ricetta cliccando qui