In Veneto il 25 aprile è una di quelle date che possiamo considerare quasi sacre.
Tutti noi conosciamo questo giorno di festa come il giorno in cui si celebra la liberazione dell’Italia dalla dittatura fascista, tuttavia la tradizione trova riferimenti ben più antichi che ci riconducono addirittura a epoche preistoriche.
Il 25 aprile, soprattutto in Veneto, è la Festa di San Marco. La tradizione vuole che le persone festeggino questo giorno mangiando la fortaja (frittata) di bruscandoli con un picnic all’aria aperta negli argini e nei campi.
Nel nostro punto vendita ci siamo preparati per farti trovare tutti gli ingredienti tipici di questa festa. Infatti siamo pronti a rifornirti con uova e bruscandoli per non farti mancare la tradizionale fortaja. Ma se volessi aggiungere qualcosina di più, trovi anche carletti e asparagi che sapranno arricchire i tuoi piatti.
Se invece, prevedi un pranzo più strutturato, abbiamo pensato di ispirarti con pomodorini e basilico per una gustosa pasta dal sapore fresco.
Le quantità sono limitate, quindi puoi anche prenotare la spesa scrivendoci su WhatsApp e la puoi ritirare lunedì 24 aprile nel nostro punto vendita al mattino dalle 8 alle 13 e il pomeriggio dalle 15.30 alle 19.30.
Perché si mangia la fortaja di bruscandoli il 25 aprile?
Non esiste una datazione certa o una cerimonia particolare che vuole la fortaja di bruscandoli come l’indiscussa protagonista del 25 aprile.
Tuttavia in epoche preistoriche questo giorno segnava l’inizio della nuova stagione e proprio per ingraziarsi le divinità della natura e del cielo, gli uomini offrivano in dono il simbolo stesso della vita: l’uovo.
L’uovo veniva quindi trasformato, ovviamente in maniera simbolica, in ciò che favorisce la vita sulla terra: il sole.
Da questo simbolismo nacque la tradizione della fortaja per ingraziarsi gli dei: l’uovo trasformato in un disco giallo per rappresentare il sole simbolo della vita che favorisce la vita.
Perché i bruscandoli?
Molto probabilmente i bruscandoli venivano aggiunti per insaporire la frittata. Vennero scelti proprio i bruscandoli per il semplice motivo che erano l’erba di stagione e che quindi si potevano trovare in grande abbondanza.
Il 25 aprile in epoca romana
Nell’antica Roma, il 25 aprile si festeggiavano i Robigalia.
L’obiettivo degli antichi era quello di ingraziarsi il dio Robigo, la divinità romana della ruggine del grano, affinché allontanasse il flagello di questa malattia fungina distruttiva del raccolto.
Nel corso della celebrazione veniva effettuata una processione in cui le persone vestivano tutte di bianco. Guidate dal flamen Quirinalis, si dirigevano nel boschetto sacro alla divinità al V miglio della via Clodia e qui venivano sacrificati un cane fulvo e una pecora.
Il 25 aprile: la festa di San Marco
Il 25 aprile si celebra a Venezia la festa di San Marco, in memoria di San Marco evangelista le cui spoglie furono trafugate da Alessandria per merito di Bono da Malamocco e Rustico da Torcello ai tempi della Serenissima.
Ma la vera tradizione vuole che gli uomini regalino alle proprie amate un bòcolo (bocciolo) di rosa rossa in segno del loro amore.
Questa antica tradizione trova origine alla fine del IX secolo quando Maria, la figlia dell’allora Doge di Venezia Angelo Partecipazio, si innamorò ricambiata del giovane Tancredi.
Un amore osteggiato dal padre, tanto che spinse Maria a chiedere a Tancredi di andare a combattere contro gli arabi in Spagna per ottenere la fama necessaria per ottenere l’approvazione del Doge.
Tuttavia Tancredi, colpito dal nemico, cadde sanguinante sopra un rosario. Prima di morire, colse una rosa e chiese a un altro cavaliere di portarla alla sua amata.
Quando Maria ricevette la rosa, ancora insanguinata del suo Tancredi, rimase in silenzio nel suo dolore. Tuttavia il giorno successivo, proprio il giorno di San Marco, fu trovata morta con il fiore sul cuore.
Da questa leggenda, il bòcolo di rosa rossa viene offerto alle donne nel giorno di San Marco quale simbolo d’amore vero, eterno.
Il 25 aprile: la liberazione d’Italia dalla dittatura
Il 25 aprile è una data importante per la nostra nazione anche perché viene ricordato come il giorno della liberazione d’Italia dalla dittatura nazifascista.
Dal 1949, quando la festa venne istituzionalizzata stabilmente quale giorno festivo, in tutte le città italiane vengono organizzate manifestazioni pubbliche in memoria dell’evento.
Il 25 aprile è quindi una data ricca di significato e che tu voglia passarla con un picnic all’aria aperta o in una manifestazione in memoria della liberazione d’Italia, hai la possibilità di conciliare la storia antica con quella moderna proprio mangiando la fortaja di bruscandoli.